Lo yoga, un'antica filosofia orientale con una lunga tradizione di trasmissione orale su cui sono stati scritti innumerevoli testi. E' un percorso che conduce verso la consapevolezza, non solo sul piano fisico, ma nel senso più ampio e completo del termine.
Nello Hatha Yoga gli asana (posizioni) vengono realizzati non come forma esteriore vuota (un qualcosa il cui obiettivo finale è di essere ammirabile dall'esterno), ma interiore (un qualcosa percepibile da noi).
Alla percezione corporea si unisce la consapevolezza del soffio vitale/respiro e della mente così come secondo l'Hatha Yoga Pradipika, un antico testo indiano, secondo cui non c'è asana (posizione) senza pranayama (soffio vitale) e dharana (concentrazione/meditazione).
Sviluppare la consapevolezza di noi stessi, del nostro spazio interno, contribuisce a portare consapevolezza anche alla realtà che ci circonda: l'obiettivo è di essere compartecipi e consapevoli di entrambe le realtà.
Il libero arbitrio è possibile solo nel momento in cui si è consapevoli di quanto succede dentro e fuori di noi.
Quali sono i diversi livelli di consapevolezza?
Si distinguono quattro gradi di consapevolezza:
Jagrat (attenzione), Pratiyahra (ritiro dagli organi dei sensi), Dharana (concentrazione) e Dhyana (meditazione).
Cos'è Jagrat, l'attenzione?
Non sempre siamo totalmente presenti alla realtà che ci circonda. Spesso siamo disattenti, distratti da innumerevoli pensieri e della realtà percepiamo pochi elementi che si mischiano alle aspettative, ai desideri, alle emozioni. Più concentrati su quello che dovremmo fare nel futuro o alle cose già successe, con difficoltà a cogliere il momento presente.
Sviluppando l'attenzione, ci si può allenare a percepire la realtà quale essa è.
Quali sono i benefici del sviluppare l'attenzione in generale e nello specifico nella pratica Yoga?
I benefici per il corpo:
Per il corpo, inteso non solo come costituito dai diversi elementi fisici, ma come insieme psicosomatico, l'essere oggetto di attenzione percettiva da parte della mente comporta un potenziamento e riequilibrio dei processi vitali, quali la circolazione sanguigna, il tono muscolare, l'attività bio-elettrica, il ritmo respiratorio.
L'essere presenti fa si che nell'assumere una posizione non venga utilizzato un numero di muscoli superiore al necessario, ma si attivino solo i muscoli che servono per mantenere la posizione, lasciando decontratti quelli non coinvolti, eliminando così le tensioni inutili.
Il mantenere l'asana per più respiri, sempre rimanendo consapevoli al momento in cui la posizione va sciolta e con l'attenzione rivolta ad abbandonare le contrazioni, aiuta a migliorare la distensione muscolare.
Una mente che percepisce il corpo consente di ottimizzare le prestazioni corporee in ogni movimento che compie, non solo nella pratica dello yoga, ma nella vita di tutti i giorni e questo porta maggiore vitalità: contrarre un muscolo quando non è necessario, oltre a creare tensioni inutili, costituisce uno spreco di energia e aumenta la tensione mentale.
I benefici sul respiro:
Il respiro è un atto involontario, respiriamo tutto il giorno, in continuazione, senza doverci “pensare”. Il respiro inconsapevole ha una durata e ampiezza limitata e spesso risulta alterato dallo stress e dalle tensioni della vita moderna.
La stimolazione consapevole dell'apparato respiratorio e l'attenzione al respiro stesso, ne favoriscono la rivitalizzazione, rendendolo più profondo, completo e armonico, andando a ripristinarne il ritmo naturale.
I benefici per la mente
La mente partecipando al processo di controllo e coordinamento dei movimenti si allena a lasciare andare i pensieri ripetitivi e gli schemi che la ingabbiano per tornare ad
essere presente e attenta.
Inizialmente, durante la pratica dello yoga è inevitabile che la mente abbia frequenti distrazioni, l'importante è con calma e senza disappunto riportare l'attenzione a quello che si sta facendo, in modo che la mente rimanga aperta alle sensazioni che il corpo le invia, anziché vagare da un pensiero all'altro.
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